venerdì 26 giugno 2015

L'aviatrice nelle nuvole [moda+pittura]

Cari amici delle Muse, il capitolo viaggi si conclude oggi con l'ultima donna alla guida di un mezzo di trasporto. E' "L'aviatrice", illustrazione dell'artista contemporanea americana Daphne-Ember. La pilota è raffigurata insieme al suo velivolo ma, a differenza degli altri personaggi che abbiamo incontrato i venerdì scorsi, non è dentro l'aereo: il viaggio non è ancora cominciato.


Questo è molto bello perchè è un po' come salutarci con l'augurio che anche il nostro viaggio, quello nella moda, non si sia veramente concluso. Ed è così, o almeno spero: mi auguro che tutti voi abbiate trovato spunti e ispirazioni nelle immagini delle settimane scorse e che ora abbiate più voglia di prima di avventurarvi nel mondo della moda vintage (ma anche del motociclismo, dell'automobilismo, del ciclismo ecc..., sempre vintage :)

Abbiamo incontrato tante figure femminili di grande forza e non potevamo che finire con una duplice esaltazione del "girl power": da una parte la giovane e talentuosa artista, dall'altra l'altrettanto giovane protagonista del quadro. Daphne-Ember ha dichiarato di essersi ispirata alle aviatrici degli anni '30 e di aver voluto cogliere la ragazza nel momento dell'attesa del suo primo volo in solitaria. Possiamo immaginare tutta l'emozione del momento e coglierla nel suo gesto di stringere i guanti, nello sguardo rivolto al cielo che tra poco l'accoglierà con tutte le sue meraviglie.

E' stato proprio l'atteggiamento della ragazza a colpirmi e... a suggerirmi un altro tipo di immagine molto presente nel mondo dell'arte. Ho pensato ad una Madonna, o forse una santa, nell'atto di pregare: anche perchè il motore dell'aereo proprio dietro il suo capo sembra quasi farle da aureola :)
Chissà se Daphne-Ember è stata davvero influenzata, consapevolmente o meno, da un certo tipo di pittura religiosa? Ma a ben vedere oltre al sacro c'è anche il profano: guardate bene la posa dell'aviatrice, i suoi tratti delicati e la lunga treccia bionda fluente; non vi ricordano un po' la Venere del Botticelli??

Lasciamo ora la giovane pilota al viaggio che l'attende e passiamo a scoprire l'outfit con cui immedesimarci in lei.

mercoledì 24 giugno 2015

In viaggio con la moda: allacciate le cinture, si decolla! [moda+fotografia]

Eccoci arrivati all'ultima tratta del nostro viaggio nella moda vintage. Oggi saliamo a bordo del mezzo di trasporto più moderno in assoluto (se escludiamo le astronavi :)), l'aereo.
Non preoccupatevi, so bene che quello che si vede nella foto qui sotto non è un aereo bensì un dirigibile, nello specifico il famosissimo Zeppelin :) Mi spiaceva parlare di aereoplano e omettere questo suo cugino sfortunato, che ha comunque avuto la sua parte importante nella storia della sfida umana ai cieli. Un po' come se avendo appurato la supremazia dell'Homo Sapiens ci scordassimo completamente dell'uomo di Neanderthal.


Va bene che alla fine è stata più vincente la teoria del "più pesante dell'aria", ma volete mettere il fascino di vedere il cielo solcato da un lento dirigibile, o magari viaggiarci dentro?
Quanto darei per essere stata presente in quegli anni (primo '900)!
A dire il vero da piccola ho vissuto un'esperienza "simile" con una gita in mongolfiera, che si può considerare la versione abbozzata e spartana del dirigibile; ma ovviamente l'impressione è del tutto diversa. Leggo in giro che ci sono versioni moderne delle aeronavi (probabilmente più sicure dello LZ 129 Hindenburg, finito in fiamme il 6 maggio del 1937) e che potrebbe diventare un mezzo alternativo del futuro, più ecologico dell'aereo... buono a sapersi!

Dico così e poi ho la fobia dell'altezza e non sono mai salita su un aereo... va be' non fatemi parlare, oggi voglio far finta di niente e presentarvi solo gli aspetti positivi del viaggio ad alta quota :)
Lasciamo dunque i dirigibili al loro fascino rétro e concentriamoci sugli scattanti aerei.
Aprire il capitolo dell'aviazione è come aprire un intero universo su cui ci sarebbero mille cose da dire, ma non dimentichiamoci lo scopo di questa rubrica: dare ispirazioni di moda e stile.
Le nostre muse saranno ancora una volta donne comuni o famose, ma in questo caso tra le viaggiatrici di ogni decennio potremo individuare tre categorie ben definite. Pronti a scoprirle e a lasciarvi catturare dai loro look?

lunedì 22 giugno 2015

Un saluto... al volo ;)

Ciao a tutti, mi spiace non essere riuscita a preparare niente di serio per questo lunedì, ma essendo la giornata della moda nel cinema non volevo lasciarvi senza un assaggino... che vi serva di anticipo per il tema che vi proporrò mercoledì, ossia la moda in viaggio sugli aerei!

Chissà se riuscite a indovinare (senza cercare su google ;) da quale film è tratto questo fotogramma??


Buona settimana :)


venerdì 19 giugno 2015

The Lady of Shalott [moda+pittura]

Nella puntata di oggi torno con piacere ai miei amati Preraffaelliti, nella fattispecie con John William Waterhouse e la sua "Lady of Shalott". Un quadro dall'atmosfera malinconica e struggente (soprattutto se conoscete la storia della protagonista. Non la conoscete? Qualche riga più avanti la scoprirete :) che gli animi romantici non potranno fare a meno di apprezzare.


Di John William Waterhouse e dei Preraffaelliti avevo già parlato in questo post e in diversi altri, perciò direi che possiamo passare a concentrarci sul dipinto e sul suo soggetto. L'ispirazione dichiarata è quella di un poema di Alfred Tennyson (poeta romantico inglese) del 1833.
"The lady of Shalott" come opera letteraria elabora una leggenda medioevale legata al ciclo di Artù, un universo che affascinava moltissimo anche i pittori Preraffaelliti.

La storia ha tutto il sapore di una fiaba... ma senza lieto fine. 
Una giovane donna, Elaine, è costretta per una maledizione a vivere rinchiusa in una torre sull'isola di Shalott, situata in un fiume vicino a Camelot. La maledizione dice che nonappena osasse guardare verso Camelot sarebbe destinata a morire. La fanciulla dunque ha passato tutta la sua vita da reclusa, riuscendo però ad osservare il mondo esterno di Camelot attraverso uno specchio. Ciò che vede di riflesso - cacce, cavalieri, amori... - lo rappresenta intessendo una bellissima tela... e così trascorrono i suoi giorni, potendo solo sognare e raffigurare, mai vivere appieno la realtà.
Un bel dì però la dama vede nello specchio passare Lancillotto a cavallo, intento a cantare una canzone mentre torna a Camelot. Elaine se ne innamora immediatamente e nello stesso momento si rende conto più che mai della limitatezza della propria vita. Segue Lancillotto con lo sguardo, ma stavolta dal vivo... e posando gli occhi su Camelot si condanna al compimento della maledizione.
Waterhouse la immortala nel suo mortale momento successivo, quando mentre la vita la abbandona la dama di Shalott si lascia trascinare dalla corrente del fiume su una barca insieme alla preziosa tela destinata a svanire con lei. 

La barca, si sa, è un potente simbolo della vita in balìa del tempo (il fiume che scorre e che inesorabilmente ci porta verso la morte). Nel mito della Lady of Shalott qualcuno ha visto inoltre una simbologia del rapporto dell'artista con la realtà. Per chi fa arte è infatti sempre presente il rischio di non vivere pienamente un bellissimo paesaggio, un fantastico evento ecc... perchè troppo presi a progettare e poi realizzare la sua rappresentazione, che sia in forma visiva, letteraria o musicale. Un qualunque amatore di fotografia può capire perfettamente di cosa parliamo: molte volte si finisce davvero col passare il tempo a scattare e poi rendersi conto di aver vissuto la situazione solo attraverso il filtro dell'obiettivo...

A questo proposito leggevo - non so più dove - un commento sul fatto che alcune persone, trovandosi nell'eccezionale occasione di incontrare di persona Barack Obama, erano intente a fotografare la cosa nel momento stesso in cui gli stringevano la mano. Ma qui dall'arte sfociamo nel campo sociologico, nella smania collettiva di fissare tutto col telefonino "altrimenti è come non lo si fosse vissuto davvero"... e vai di selfie su selfie (il nuovo dogma è "mi rivedo dunque esisto").

mercoledì 17 giugno 2015

In viaggio con la moda: finché la barca va, lo stile resta! [moda+fotografia]

Dalle grandi navi della settimana scorsa caliamo su più modeste barche e barchette: è questo il mezzo di trasporto che oggi ci porterà al largo nei mari della moda vintage!
Stavolta basta una piccola introduzione e poi via con le foto. Lo stile da barca infatti, sorprendentemente, non ha subìto grandi rivoluzioni nel corso dei decenni. Veleggiando dagli anni '20 fino agli anni '70 vedrete che ritornano più o meno gli stessi elementi: shorts a vita alta, crop top, pantaloni ampi, righe e combinazioni di colore marinaresche, scarpe di tela o corda...
E' un tipo di look molto estivo e senza tempo, con appena sottili differenze di declinazione a seconda del periodo. In alcuni casi per individuare con esattezza il decennio fanno più testo le pettinature ;) Vedrete naturalmente anche diversi costumi da bagno, che in tempi di revival potrebbero pure esserci di ispirazione... (a me i "mutandoni" a vita alta, tornati di moda quest'anno, stanno malissimo: ma hanno il loro fascino e di sicuro a molte altre donano un sacco!)

Pronti coi remi? Si parte! :)

[Colonna sonora: Love boat theme]

Gloria Swanson e Marie Provost

lunedì 15 giugno 2015

Fatti un film... di accessori fashion! [moda+cinema]

Buondì ragazze e ragazzi, anche stavolta nessun film interessante all'orizzonte televisivo; vi darò come promesso la soluzione al quiz della settimana scorsa, ma prima cercherò di allietare il vostro lunedì con una galleria di sorprendenti accessori moda ispirati al mondo del cinema.
Quale trovate più simpatico da indossare??

Charlotte Olympia

venerdì 12 giugno 2015

Sul ponte della nave... il look si fa soave [moda+pittura]

Romanticismo e nostalgia d'altri tempi, quando una nave faceva sognare avventure esotiche e glamour... E' questa l'atmosfera che ci ispira il quadro di oggi, dal tema rétro e marittimo: "Il ponte della HMS Calcutta", dipinto dal francese James Tissot.


Realizzato sul finire dell'800 (1876 circa) il quadro raffigura uno scorcio dell'esemplare di una serie di navi britanniche, dal nome appunto di HMS Calcutta.
Siccome mi trovo purtroppo alle strette col tempo di preparazione del post, mi soffermerò soprattutto sull'interpretazione del look di una delle donne protagoniste (quella più in primo piano). Vi lascio comunque due notizie al volo su James Tissot: come potete immaginare si tratta di un altro dei tanti emuli di più famosi Impressionisti, un "minore" nella storia dell'arte che però ha saputo farsi apprezzare, specie ai suoi tempi. Una dama della sua epoca come poteva infatti non rimanere affascinata dalla delicatezza con cui Tissot delineava la bellezza femminile? E' stato proprio questo il suo soggetto preferito e se cercate sul web ne potete trovare numerose prove.

La delicatezza qui è anche tutta nell'atmosfera della scena (che, dobbiamo ammettere, ha un punto di vista inusuale). Parlo di quella foschia luminosa che pervade lo sfondo e che, nel suo sottotono dorato, tinge anche la zona del ponte della nave; non si capisce in quale momento della giornata si potrebbe essere, forse un tramonto o un'alba, in ogni caso è tutto molto suggestivo... come il gioco delle figure che si affacciano o ritraggono, alternativamente, alla balconata sinuosa del ponte.
Un gioco che porta tutti gli sguardi (compreso quello del giovane marinaio) sul corpo sinuoso della dama in giallo - e sul suo viso celato con maliziosa ritrosia dietro il ventaglio.
Non potevo che scegliere lei come protagonista anche della mia interpretazione modaiola: nell'outfit che state per scoprire ci sono tutti (o quasi) gli elementi del suo look sensuale e romantico, ma un po' rimescolati a modo mio... e soprattutto a modo di noi ragazze di oggi :)

mercoledì 10 giugno 2015

In viaggio con la moda: Grandi Navi Vintage [moda+fotografia]

Questa settimana salpiamo a bordo delle grandi navi che hanno attraversato il secolo, in un lungo viaggio per mari e oceani. Anche stavolta non saremo soli: sui ponti dei bastimenti troveremo a farci compagnia tante donne e fanciulle alla moda, ciascuna seconda la propria epoca.


La prima immagine che mi è venuta in mente pensando ad una nave vintage è naturalmente quella del sontuoso e sfortunato Titanic, il transatlantico salpato per la prima volta il 10 aprile 1912 e affondato cinque giorni dopo per la collisione con un iceberg. Tutti ne conosciamo la storia, non foss'altro che per il film con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet. Senza voler porre l'accento sulla drammaticità dell'evento, mi sono orientata sull'omonima canzone di Francesco De Gregori, in cui il viaggio per mare è ancora denso di speranze ed allegria. Sulle note di "Titanic" cominciamo dunque questa nostra traversata nei decenni della moda, che in onore del mitico transatlantico non poteva che iniziare un po' prima del mio solito, ovvero agli albori del '900. Buona navigazione!


lunedì 8 giugno 2015

Librialcinema Quiz #6 [moda+cinema+letteratura]

Eccoci all'inizio di una nuova (torrida?) settimana!
L'estate pare arrivata in anticipo e con essa anche il dileguarsi di trasmissioni e film interessanti in TV... In mancanza di pellicole da segnalare opto per proporvi il nostro salva-"lunedì cinematografici", ovvero il Librialcinema Quiz!

Un breve ripasso di come funziona il gioco: qui sotto trovate un collage che, mescolando immagini varie, vi parla della protagonista di un romanzo... e di un film, tratto dal romanzo stesso. 
Sta a voi indovinare di quale personaggio, libro e film si tratta

Gli indizi sono quattro: prima di tutto l'abbigliamento e il trucco della donna (stiamo parlando sempre di MODA+cinema :) poi un oggetto che la rappresenta o che fa parte del suo contesto, un paesaggio che fa da sfondo al romanzo e, ultimo ma non ultimo, un passo del libro dove si descrive il personaggio.

Buon divertimento!
PS: la soluzione e il nome del vincitore saranno pubblicati lunedì prossimo :)


venerdì 5 giugno 2015

Tamara de Lempicka in verde Bugatti [moda+pittura]

Se il tema di questa settimana era quello delle donne al volante, il primo dipinto a balzarmi alla mente non poteva che essere questo: l'"Autoritratto nella Bugatti verde" di Tamara de Lempicka.


Sono sempre felice quando posso presentarvi una pittrice, perchè nell'arte (e non solo) amo il fatto che le donne non siano "solo" muse ma anche creatrici, protagoniste attive del mondo.
Se oggi questo è un dato di fatto, scoprirlo nel passato è qualcosa di più raro e quindi emozionante, tanto più quanto ci si allontana dal presente. Con Tamara de Lempicka non siamo così lontani dall'attualità, ma si parla comunque di quasi un secolo fa. Tamara, di origini polacche, è negli anni '20 e '30 una giovane donna con alle spalle una vita già avventurosa. Trasferitasi a Parigi vive tutto il meglio e il peggio dell'alta società del tempo, tra feste, eccessi ed avventure amorose (maschili e femminili). Artista da sempre, Tamara si specializza nel ritrarre se stessa e i personaggi di quel mondo che corre a folle velocità... come su un'auto d(ell)'epoca. 

mercoledì 3 giugno 2015

In viaggio con la moda: donne e motori - parte 2 [moda+fotografia]

Il nostro viaggio nei decenni della moda continua saltando a bordo di un altro mezzo motorizzato: dopo la moto è il turno dell'automobile. Dagli anni '20 agli anni '70 ci imbatteremo in tante donzelle al volante - ma anche passeggere, autostoppiste, e chi più ne ha più ne metta... purchè al centro di tutto ci sia una quattroruote. Il mezzo più pratico, comodo e veloce per esplorare il mondo in autonomia. Proprio come hanno fatto Viola ed Elizabeth, le protagoniste di questi primi scatti che vi propongo:


Siamo nel 1922 e le due ragazze sono Viola LaLonde, impiegata del Veterans Bureau, ed Elizabeth Van Tuyl, impiegata del Census Bureau (entrambe di Washington). Il governo americano le ha incaricate di compiere un viaggio in automobile da Washington a San Francisco. Nel 1922.
Non so se rendo l'idea:


La fonte dell'immagine (trovata su Pinterest, come tutte le foto che vedrete in questo post) dice che Viola ed Elizabeth compirono questo viaggio a scopo di ricerca sempre a bordo auto e che spesso ci dormirono pure, sulla macchina. Non ho trovato purtroppo altre informazioni su questo viaggio coast to coast, ma dev'essere stato senz'altro qualcosa di epico. Quanto darei per saperne di più!
L'unico altro dato è questa seconda immagine delle due tostissime ragazze, sempre in tenuta da fashion-automobiliste e in posa davanti al loro fido (?) mezzo di trasporto:


Mi piace inaugurare con loro il nostro viaggio tra automobili e stili di moda di tutte le epoche, partendo proprio dagli anni '20 (ma con signorine più"comuni" :)
Buona strada e buona visione a tutti voi!

[Colonna sonora: "Drive my car" - Beatles]


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