lunedì 14 luglio 2014

Film a colori [moda+cinema]

Vi do il benvenuto in questa settimana con un post speciale che serve più che altro a introdurre il tema delle prossime rubriche: l'arcobaleno. Con molta poca fantasia ho pensato di segnalarvi 7 film, uno per ogni colore dell'iride: solo un breve accenno al titolo, alla locandina e al look della/e protagonista.
Stavolta niente sogni ad ispirarmi, ma un fatto molto reale... ma ne parlerò mercoledì, ora vi lascio alle pure suggestioni di cinema e di colori. Cominciando con un tributo ad un film molto bello e particolare, in cui la componente "moda femminile" è pressochè nulla ma che non potevo che scegliere come cappello a tutti gli altri :)

"No - I giorni dell'arcobaleno", regia di Pablo Larrain (2012)

1988, Gael Garcia Bernal nei panni di un pubblicitario nel Cile del regime Pinochet,
chiamato ad un compito delicato: sviluppare la campagna per il "no" al referendum pro-Pinochet.
Un'occasione di democrazia che cambiò per sempre la storia di quel Paese.
Un soggetto cinematograficamente difficile che si trasforma in un piccolo capolavoro.



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"Tre colori - Film rosso", regia di Krzysztof Kieslowski (1994)

La Trilogia di Kieslowski ha perseguitato noi adolescenti degli anni '90
come classicone dei "film impegnati", che dovevi per forza aver visto se volevi darti un tono...
...e se non te ne fregava niente te lo propinavano comunque a scuola o in parrocchia :))
A onor del vero non ricordo molto di quest'opera, che magari adesso apprezzerei molto di più.
Il regista polacco ha scelto per ognuno dei tre film un colore della bandiera francese
ed una parola-concetto del relativo motto: "Liberté, Egalité, Fraternité".
Film rosso è incentrato sulla Fraternità e vede come protagonista la modella Valentine (Irène Jacob)


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"Sommer in orange", regia di Marcus Rosenmuller

Ok, passare da Kieslowski a questo sconosciuto film tedesco è un bel salto...
...ma è un salto nell'arancione, colore dominante della pellicola.
La quale racconta la storia vera di un gruppo di persone che nel 1980, in Baviera,
sceglie di vivere in una comune all'insegna del culto indiano di Bhagwan.
Di queste cose non ne so molto ma ho capito che c'entra qualcosa il famoso Osho,
maestro spirituale indiano
molto seguito in Occidente nell'ambito delle teorie
del sincretismo e della New Age. Guardando le immagini è facile lasciarsi contagiare
dalla positività di questo mondo in arancione, colore che contraddistingue
il look molto molto caratteristico di tutti i protagonisti :)



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"Una notte in giallo", regia di Steven Brill (2014)

Passiamo a tutt'altre atmosfere con la recentissima commedia "Una notte in giallo",
ambientata a Los Angeles: qui Meghan (Elizabeth Banks) è una giovane e rampante giornalista
che dopo una serata brava si sveglia in una casa ed un quartiere sconosciuti...
...e tra mille comiche disavventure cerca di tornare alla sede della sua TV in tempo per non perdere un'occasione d'oro. Il tutto con addosso lo stesso vestito giallo da sera, sempre più malridotto :)



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"La donna in verde", regia di Roy William Neill (1944)

Facciamo un salto indietro di 70 anni e, pur rimanendo nel giallo, ci tingiamo di verde ;)
Detto anche "Sherlock Holmes e la donna in verde", il film si colloca come ennesimo episodio
della saga del grande investigatore di Scotland Yard di letteraria memoria.
Qui Sherlock si trova ad indagare su una misteriosa serie di omicidi di donne,
tutte ritrovate col mignolo tagliato. Sulla storia aleggia la figura dell'affascinante Lydia Marlowe
(Hillary Brooke), la donna in verde
. Colore che possiamo solo immaginare guardando la pellicola,
che data l'epoca è ovviamente in bianco e nero. La bellezza della Brooke però si vede tutta :)



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"Tre colori - Film blu", regia di Krzysztof Kieslowski (1993)

La protagonista è stavolta Juliette Binoche nei panni di Julie, una donna colpita da un terribile destino:
marito e figlioletta sono morti in un incidente stradale. Si intuisce come il film sia fortemente
introspettivo, e il simbolismo del blu legato al concetto di "libertà" 
(libertà delle emozioni di vivere il lutto e superarlo).



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"Mood Indigo - La schiuma dei giorni", regia di Michel Gondry (2013)

Tuffandoci nell'indaco con il surreale "Mood Indigo" ritroviamo ancora un'attrice francese,
stavolta Audrey Tautou nei panni di Chloé. Chloé è l'incarnazione di una canzone di Duke Ellington
(Mood Indigo appunto) ed è l'amata moglie di Colin. Tutto va a gonfie vele finchè Chloé è presa 
da una strana malattia: una ninfea comincia a crescere nei suoi polmoni e l'unico modo per Colin
per salvare sua moglie è circondarla continuamente di fiori freschi.
Chi ha letto il romanzo "La schiuma dei giorni" di Boris Vian ne riconoscerà la trama, cui è ispirato.
L'indaco qui è una pura suggestione musicale, ma anche se non influenza i costumi del film
non ce ne importa: gli outfit di Chloé/Audrey sono comunque qualcosa di sfizioso (e copiabile!)



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"Il colore viola", regia di Steven Spielberg (1985)

Completiamo l'arcobaleno col "Colore viola", film di Spielberg ambientato all'inizio del '900.
E' un'intensa storia al femminile che vede come protagoniste le sorelle di colore Celie e Nettie,
cresciute tra gli abusi e separate dall'odio di un marito violento, quello di Celie (Whoopi Goldberg/Desreta Jackson). Nel film il viola rappresenta il dolore ma anche la meraviglia
di una possibile rinascita, l'anima che sa ancora apprezzare la bellezza (in un campo di fiori viola).




4 commenti:

  1. “Dio si incazza se di fronte al colore viola di un campo di fiori tu neanche te ne accorgi!” Viva il colore! ^^

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    1. Bravissima Nina, non mi ricordavo che nel film c'era proprio questa frase! Viva il colore, si!!

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  2. Che bellissima rassegna di film, Kika...alcuni li ho visti, ma altri non li conoscevo è mi stuzzicano non poco (soprattutto quello riguardante il Cile e l'altro sugli Arancioni..)...la trilogia di Kieslowsky è un capolavoro assoluto :-) riguardatelo, lo apprezzerai senz'altro adesso...beh, decisamente non è roba per adolescenti :-)

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    Risposte
    1. Quello sul Cile te lo consiglio vivamente, Gilli! In quanto a Kieslowsky hai proprio ragione, mi sa che devo rifarmi adesso!

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