lunedì 22 luglio 2013

Julia e Penélope: belle e forti [moda+cinema]

Ciao ragazzi, oggi vi saluto con un ultimo post prima della "chiusura per ferie" del blog.
Già, perchè anche se non so ancora bene come sarà organizzato il periodo da qui a ferragosto, temo proprio che non riuscirei a seguire con assiduità la pubblicazione dei post. E poi immagino che anche voi, chi prima chi dopo, chiuderete i pc e vi godrete un po' di vacanza, lontano o vicino a casa: è il momento di vivere all'aria aperta!

Oggi ho meno tempo per scrivere ma in compenso vi presento due film:
- "Volver" di Pedro Almodovar (2006), in onda martedì 23 luglio su Rete 4, ore 23.30
- "Erin Brockovich" di Steven Soderbergh (2000), in onda sabato 27 luglio su Canale 5, ore 21.10



"Volver" è, come spesso accade con Almodovar, una storia tutta al femminile; protagonista ne è Raimunda (Penélope Cruz), una donna che fin dall'inizio del film si trova a dar prova del proprio sangue freddo e dell'amore materno. Sua figlia, infatti, ha ucciso il padre che ubriaco aveva tentato di violentarla.
Raimunda prende le redini della faccenda: per salvare la figlia fa sparire il cadavere e nel coprirne le tracce finisce per mettersi a gestire un ristorante abusivo di sole donne (tra cui il fantasma di sua madre)...



 


"Erin Brockovich"
è la storia vera di una mamma single di gran carattere, che trova lavoro presso un avvocato che si occupa di un caso di salute collettiva. Erin (Julia Roberts) prende a cuore la faccenda, studia e si indigna sempre più man mano che scopre la verità che l'industria sotto processo vuole nascondere: l'acqua potabile è inquinata da cromo esavalente, terribilmente dannoso per la salute. Erin diventerà la paladina delle famiglie colpite e si batterà con loro in tutti i modi.









 
La bellezza (e il look) prorompente e ruspante di Julia-Erin e Pepélope-Raimunda è la chiave del loro carattere grintoso, di donne estremamente forti e coraggiose che lottano per il bene della propria famiglia e della società. Nei loro abiti succinti e colorati, non certo di lusso ma che le rendono fiere della loro femminilità, le nostre eroine sono assolute protagoniste dello schermo.

venerdì 19 luglio 2013

La collana di giada [moda+pittura]

Buon venerdì miei cari! Non so quanti di voi sono già fuggiti per almeno un weekend fuori porta (tempo permettendo), ma per quelli che rimangono (o che sono di ritorno) propongo ancora una volta una collana come accessorio forte del look: una collana che ha dato persino il titolo al quadro di oggi.


"Ruth Renick - La collana di giada" è il nome di quest'opera, dipinta da Joseph Kleitsch nel 1930.
Kleitsch era un pittore ungherese trapiantato negli USA, dove si specializzò della pittura di ritratti e di paesaggi, divenendo un importante esponente della Scuola Impressionista Californiana.
La donna ritratta, Ruth Renick, era una diva americana del cinema muto. La sua posa qui però sembra più naturale che cinematografica: abbandonata sulla bella poltrona, Ruth pare immortalata in un momento di vita quotidiana, tra relax, giornali e carte da leggere. A tradire l'animo di attrice è l'intensità dello sguardo, mentre la pettinatura e la bocca a cuore tinta di rosso ci riportano inequivocabilmente negli anni '30.

Il suo look mi è subito apparso stupendo e particolare, con alcuni dettagli che ci possono portare oltre alla semplice riproposizione vintage. Intanto la collana (e gli orecchini), protagonista e dichiaratamente di giada, con quel colore che richiama gli occhi. Poi la giacca, con quella bellissima fantasia floreale. La base bianca rende il tutto fresco e perfetto per l'estate. Vediamo con quali pezzi imitare l'attrice:

mercoledì 17 luglio 2013

Collane d'estate: la ciliegina sulla torta [moda+fotografia]

E' proprio questo che mi è venuto in mente pensando al ruolo delle collane nel nostro look. Specialmente in estate, quando basta indossare un vestitino, oppure una gonna/shorts più un top, e ci sentiamo già pronte per uscire. E' più facile vestirsi ed abbinare i capi, ma si rischia di cadere nella banalità; se però aggiungiamo il dettaglio di una collana possiamo con un semplice gesto dare un tocco davvero speciale a tutto l'insieme.
Ci sono collane corte e lunghe, importanti o minimali... a me piacciono tutte, forse d'estate prediligo quelle un po' più leggere ma il colore non manca mai. Questo post mi è stato ispirato dai miei ultimi acquisti, tre collane carinissime che ho trovato in saldo da Pimkie (stanno svendendo i bijoux a 2/3 euro, se siete comode ad un punto vendita vi consiglio di approfittarne!)

Vi lascio con la consueta carrellata di immagini, con tante fashion blogger italiane e straniere e le loro collane per tutti i gusti: qual è la vostra preferita??

Zoé Macaron

martedì 16 luglio 2013

L'arte a tavola, ecco il primo post

Qualche tempo fa vi avevo anticipato di essere stata coinvolta dalla blogger Fragolina per una rubrica nel suo nuovo blog di cibo&fotografia, "Ricette fuori fuoco". Bene, è arrivato finalmente il momento: abbiamo pubblicato il primo dei miei interventi a tema "L'arte a tavola"!

Ecco come funziona: in questa rubrica parto da un dipinto con soggetto gastronomico e, ispirandomi ai suoi elementi, ne tiro fuori la ricetta di un piatto. La ricetta viene poi realizzata da Fragolina, che la pubblica con tanto di foto del gustoso risultato.

A inaugurare la rubrica trovate oggi la "Torta Arcimbolda": venite a scoprire qui di cosa si tratta :)

lunedì 15 luglio 2013

Respiro [moda+cinema]

E' arrivata l'estate anche per la televisione e si vede. Non solo sono usciti dalla programmazione telefilm, serie tv e prime visioni, com'è comprensibile, ma anche nei "ripescaggi" la scelta è piuttosto limitata. Scorrendo il programma della settimana mi è preso lo sconforto: si prevedono quasi solo horror, film di Bruce Lee e film anni '80 di serie B, niente che io possa inserire in questa rubrica... poi sono arrivata - sempre più sconfortata - alla domenica e mi si è aperto il cuore: su Iris ci sarà "Respiro"

"Respiro", regia di Emanuele Crialese (2002)
In onda domenica 21 luglio su Iris, alle ore 21.00

Di Emanuele Crialese avevo visto come primo film "Nuovomondo" ed era finito dritto nella top ten dei miei film preferiti. Quando poi in TV ho visto "Respiro" ho confermato l'apprezzamento per il regista siciliano: non foss'altro che per la scelta di un'intensissima (e quando non lo è?) Valeria Golino, una delle mie attrici preferite per bellezza e talento. 

Qui Valeria è Grazia, una donna e una madre che vive a Lampedusa tra il mondo tradizionale dei pescatori (come suo marito) e la natura selvaggia di costa e mare. Grazia è considerata una donna "strana", forse proprio malata, perchè i suoi comportamenti non rientrano negli schemi prefissati: ha momenti di entusiasmo ed altri di sconforto, forse come tutti ma lei non si cura di nasconderli. Si permette certe libertà da ragazzina, ma è davvero "fuori controllo" o forse è solo una persona vitale, limitata da quel mondo e dalla sua visione ristretta? Quando i parenti si convincono di volerla mandare a Milano per "farla curare da un dottore" i figli, dall'indole ribelle come lei, la aiutano nascondendola in una grotta sul mare e lasciando credere che sia morta annegata... ma quanto potrà durare questo sotterfugio?

Nel film vediamo Grazia indossare pochi e semplici vestiti: abiti estivi di cotone colorato, di quelli che fanno un po' "casalinga" e sembrano presi al mercato rionale. Da una parte rappresentano la condizione dimessa delle madri di famiglia nell'ambiente popolare/no dell'isola, dall'altra, per come li porta lei, sembrano invece sottolineare lo spirito spontaneo e libero che la contraddistingue. Sono abiti con cui non ci si fanno problemi a tuffarsi in mare per una nuotata liberatoria, e sandali con cui ci si arrampica sugli scogli senza paura. Ed anche una rete da pesca può diventare un velo per coronare la propria tristezza...

venerdì 12 luglio 2013

Frutta e colori con Gauguin [moda+pittura]

Dai colori e dai cocktail di frutta dello scorso post, passiamo oggi ad un artista che richiama la stessa atmosfera: Paul Gauguin ed i suoi quadri ispirati alla vita di Tahiti, come questo "Donna con frutto" (1893). Titolo originale: "Ea haere ia oe?", cioè "Dove vai?"


L'opera risale al primo soggiorno che Gauguin fece nelle isole della Polinesia, prima di trasferirvisi definitivamente. Il pittore fu subito ammaliato dalla semplicità della vita nelle isole, dai colori lussureggianti di natura, abiti, oggetti tradizionali... e dalla bellezza delle donne polinesiane. Qui ne appaiono quattro, disposte in un'elegante composizione: la madre sullo sfondo, le due ragazze che fanno capolino come a curiosare il pittore (e noi spettatori) e quella in primo piano, la protagonista. Tutti gli sguardi sono rivolti a noi e l'intera scena ha qualcosa che mi fa pensare ad una fotografia, un'istantanea di un momento di vita a Tahiti.

La ragazza tiene in mano un frutto esotico e indossa pochi ma forti tocchi di colore, tra il pareo e le decorazioni all'orecchio. Vediamo come imitarla ricreando un look perfetto per il dopo-spiaggia (evitando il topless, ovviamente ;) 

mercoledì 10 luglio 2013

Abiti... da cocktail! [moda+fotografia]


Buon mercoledì, come state trascorrendo la vostra settimana? Anche voi siete ormai alle prese col caldo dell'estate? La soluzione più gustosa (e sana) è quella di affidarsi a litri di fresche bibite di frutta
In verità io sono tutto l'anno alla costante ricerca di nuovi tipi di succhi, mi piacciono i mix di frutti diversi :) Ma d'estate la cosa migliore è farli da sè utilizzando la frutta fresca, così buona e varia. Frullati, spremute, centrifugati, smoothies... un'esplosione di colori e sapori, che mi sono divertita a cercare anche nel mondo dei bloggers.

Ad ogni fashion blogger intenta a sorseggiare cocktail ho accostato una bevanda tratta da un food blog. Come sempre trovate tutti i link, e stavolta non solo quelli degli abiti ma anche i link delle ricette; dunque buona visione e... buona bevuta :)

Bevila perchè è tropicana yè! 
[Colonna sonora: Tropicana - Gruppo italiano]

The global girl - - - Smoothie pesca e melone (Italians Do Eat Better)

lunedì 8 luglio 2013

Agorà - Il destino di Ipazia [moda+cinema]

Nel mondo greco antico l'agorà era la piazza principale della città, il fulcro di tutta la vita politica, religiosa ed economica. L'"Agorà" del film che vi presento (in onda mercoledì) si trova ad Alessandria d'Egitto nel IV secolo d.C., e da luogo di confronto culturale diventa focolaio di ferocissimi scontri. Al centro di tutto questo c'è Hypatia (leggi "Ipazia"), una scienziata di talento realmente esistita e solo da poco riconsiderata per il suo valore.

"Agora", regia di Alejandro Amenabar (2009)
In onda mercoledì 10 luglio su Rai 4, alle ore 21.10

Nel IV secolo d.C. la città di Alessandria d'Egitto, vivace centro culturale ed economico, è preda degli scontri tra diverse fazioni religiose. In tutto questo a farne le spese è la famosa biblioteca, luogo simbolo della cultura e della scienza. Lì si trova intrappolata la giovane astronoma e filosofa Hypatia (Rachel Weisz) che, mentre la violenza si scatena non risparmiando nè uomini nè libri, insieme ai suoi allievi cerca di salvare il prezioso patrimonio culturale dell'antichità.

Qualcuno disse che dove si bruciano libri, prima o poi si bruciano anche le persone; io sono dello stesso parere. Nei libri è contenuto il sapere che altri uomini prima di noi hanno depositato, frutto della loro appassionata ricerca o dei loro sentimenti. Trattare la cultura come una nullità significa mancare di rispetto anche alle persone, e facilmente si arriverà a trattare le persone stesse come nullità.
In questo film è il fondamentalismo religioso la leva che spinge a tutto questo, conducendo (come spesso avviene nella storia) ad un drammatico finale. 


L'opera però va anche considerata come il primo tributo cinematografico alla figura di Ipazia, la talentuosa astronoma di cui nel film vengono sottolineate le ricerche e le scoperte. Troppo presto e barbaramente sottratta alla Storia, Ipazia è considerata martire del paganesimo e simbolo della libertà scientifica contro ogni fondamentalismo religioso. Ogni donna (ma non solo) dovrebbe conoscere questa figura di scienziata, soprattutto se è una ricercatrice lei stessa, e prenderla ad esempio. Io qui mi limito umilmente a farla "mia musa" ed osservarla dal punto di vista dell'abbigliamento, affascinata come sono dallo stile di un periodo così antico e di un luogo denso di contaminazioni culturali quale doveva essere Alessandria d'Egitto. Con una riflessione: in tutte le epoche, abiti femminili e ottime capacità scientifiche possono tranquillamente andare d'accordo!

Buona visione, ora e mercoledì.

venerdì 5 luglio 2013

Tutte in costume (non da bagno ;) [moda+pittura]

L'atmosfera di borghi e paesi di pietra mi ha portato indietro nel tempo, quando per quei viottoli si aggiravano non ancora turisti bensì gente del popolo, abitanti di una volta alle prese con le loro quotidiane occupazioni. Quando mi è apparsa questa "Popolana in costume" mi è sembrata una perfetta testimone dello spirito di paese. 


Autore di questo ritratto è Giovanni Battista Crema, un pittore di inizio '900 che visse tra Ferrara, Roma e Napoli. Mi piace molto come ha reso la figura della donna e lo sfondo mescolando le varie tonalità; insieme a quella bella luce radente creano un effetto sfumato di grande suggestione.
L'abbigliamento della popolana, coloratissimo, è quel genere tradizionale che ancora oggi possiamo vedere nelle rievocazioni o balli storici delle sagre d'Italia. Non dico di imitare in tutto e per tutto la foggia degli abiti da "contadinella", ma ispirandoci alla loro semplicità ed all'uso vivace dei colori possiamo ricreare un outfit leggero e simpatico, da indossare magari proprio per una passeggiata nei borghi antichi.
Ecco le mie scelte:

mercoledì 3 luglio 2013

Antiche pietre e moderne fanciulle [moda+fotografia]

In questa settimana di tempo incerto e incombenze varie, ritorno col pensiero al mio scorso weekeend: una splendida domenica passata in montagna, camminando per boschi e borgate di pietra.
Quanto vorrei essere ancora lassù! Ma questo assaggio di vacanza mi ha fatto anche proiettare più avanti - e più a bassa quota, sospirando il momento in cui tornerò al mio amato paesino di mare. Lì, oltre a fare vita di spiaggia, adoro esplorare l'entroterra e scoprire borghi dimenticati dal tempo, pieni di fascino.
Dedico quindi questo post a tutti quei luoghi in cui vagabondare tra antiche case di pietra: paesini di mare, collina o montagna, in Italia e non solo. Come colonna sonora non potevo non ispirarmi a Fabrizio De Andrè, visto che i paesi e le strade del mio cuore si trovano proprio in Liguria :)

E 'nt'a cä de pria chi ghe saià...
(e nella casa di pietra chi ci sarà)

[Colonna sonora: Creuza de ma - Fabrizio De Andrè]

The little world of fashion

lunedì 1 luglio 2013

Mona Lisa Smile [moda+cinema]

Buon inizio di settimana (e di mese)! Il film che vi propongo oggi è "Mona Lisa Smile", in onda domani sera esattamente a dieci anni dalla sua uscita. Se si potesse descriverlo in una frase, direi che è una sorta di "Attimo fuggente" versione femminile: stessa epoca, stessa situazione, quella di un gruppo di studenti (qui studentesse) che trovano nel(la) loro insegnante un punto di riferimento per esprimere se stessi oltre i limiti di una società conformista e costrittiva.

"Mona Lisa Smile", regia di Mike Newell (2003)
In onda martedì 2 luglio su La7D, alle ore 21.10

A mio avviso l'"originale" è imbattibile, ma  anche "Mona Lisa Smile" si fa guardare con piacere. Nella parte dell'insegnante vediamo Julia Roberts, professoressa d'arte che giunge nel college delle ragazze a portare una ventata di anticonformismo e autodeterminazione. Il suo metodo di approccio all'arte si rivela fin da subito diverso dal lezioso manierismo inculcato fino allora alle fanciulle; e attraverso di esso tutte loro impareranno qualcosa di più, qualcosa che le aiuterà ad affrontare la vita e forse non accontentarsi di quella predisposta per loro.

Dal punto di vista della moda il film è una splendida carrellata di look anni '50. Le ragazze - molte delle migliori giovani attrici dei nostri tempi: Kirsten Dunst, Maggie Gyllenhaal, Julia Stiles, Ginnifer Goodwin...  - le ragazze, dicevo, indossano tutte l'immancabile filo di perle. E poi golfini o pullover in colori tenui, camiciette dai graziosi colletti, cappellini fantasiosi e guanti per le occasioni eleganti...
La prof Julia, invece, osa un po' di più anche nell'abbigliamento, meno "perbenino" e con tocchi originali (è l'unica a indossare un paio di jeans :)
I personaggi e dunque i look da ammirare e studiare sono davvero tanti, perciò con questa anteprima potrete cominciare a darvi da fare: buona visione, ora qui e domani in TV!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...