giovedì 19 dicembre 2013

Storia dell'arte in 11 outfit [moda+fotografia] [moda+pittura]

Cari amici, questo è un post speciale ed è anche l'ultimo che vi propongo prima di Natale.
Per impegni personali sapevo già di non riuscire a programmare il post del venerdì così come lo conoscete, e nemmeno di pubblicare in tempo quello del mercoledì... ma visto che necessità fa virtù... ho pensato ad
un'unica uscita che mescolasse le foto di outfit con il mondo della pittura.

La Rana Creatrice

Ne è venuto fuori un mix di abiti e accessori ispirati al mondo dell'arte e dei dipinti, in tutti gli stili e le epoche. Prendete queste foto come una sorta di bigino per ripassare le vostre nozioni di storia dell'arte ;)
Io ho indicato solo le correnti artistiche d'ispirazione, vediamo se riuscite a indovinare i pittori che (in qualche caso) si celano dietro ai "quadri indossabili" :)
Buon divertimento e tanti auguri di meravigliose feste di Natale, ci vediamo nell'anno nuovo!
Un abbraccio :*

lunedì 16 dicembre 2013

The Hours [moda+cinema]

Vi avevo promesso di parlare di film di Natale, ma scorrendo i programmi di questa settimana ne ho trovati ben pochi: chissà come mai, proprio in questo periodo vanno per la maggiore film horror e d'azione. Mah!
Comunque vi propongo qualcosa di ancora diverso, anche se pure questo esce sulla TV svizzera (ma prima o poi lo beccherete anche in altro modo, ne sono certa): la storia di una grande scrittrice raccontata in un modo molto particolare.

"The Hours", regia di Stephen Daldry (2002)
In onda martedì 17 dicembre su Rsi La1, alle ore 23.45

Il film mostra un giorno nella vita di tre donne di tre epoche diverse: una di loro è Virginia Woolf (Nicole Kidman), che tra i suoi alti e bassi è intenta a scrivere "Mrs. Dalloway". Proprio attraverso questo libro si crea un legame con le altre due protagoniste del film. Julianne Moore è Laura, una casalinga di fine anni '40, infelice ma decisa a sforzarsi di essere felice (...) e a preparare la festa di compleanno di suo marito per quella sera (salvo essere troppo distratta da un appassionante romanzo, "Mrs. Dalloway" appunto). Meryl Streep è Clarissa, un'intellettuale dei nostri giorni soprannominata dagli amici "Mrs. Dalloway", presa a organizzare le celebrazioni per il premio vinto da un amico poeta malato terminale di AIDS.  

I rimandi e gli echi tra le tre anime femminili e l'opera al centro di tutto sono il succo del film, una pellicola da vedere con calma e rivedere per trovare sempre nuovi spunti di contatto e riflessione.
Come sempre io mi limito a sottolineare gli aspetti di costume del film: in questo caso ci sono ovviamente tre stili ben definiti. Virginia-Nicole indossa tenui e malinconici vestiti di primo '900, Laura-Julianne veste i panni floreali della tipica casalinga anni '40-'50, Clarissa-Meryl gli abiti pratici e ben intonati di una donna matura dei nostri giorni. I look non sono molti trattandosi di un unico giorno, ma significativi; e può essere divertente cercare dei parallelismi anche tra i capi indossati dalle tre donne :)
Buona visione e a mercoledì!


venerdì 13 dicembre 2013

Frida Kahlo e il padre dei murales [moda+pittura]

Ciao ragazzi, scusate il ritardo del post, ma ieri ho avuto una giornata di lavoro intensissima e riesco a pubblicarlo solo ora. Sono ancora reduce dalla sfacchinata e in più mi trovo in un posto in cui la connessione non funziona granchè, perciò vi lascerò giusto un paio di righe... d'altronde le immagini parlano da sè! 


Quest'opera, o meglio questo particolare dell'opera "Pan American Unity", appartiene ad uno dei pittori murali per eccellenza, potremmo dire "il papà dei murales": Diego Rivera, artista messicano e marito di Frida Kahlo. Rivera ha messo la propria arte al servizio della causa del popolo, raffigurando nei suoi giganteschi murales (che decorano edifici pubblici in Messico e non solo) la storia messicana, le tradizioni, le lotte della gente. Sono opere imponenti e monumentali, piene di colore e di significato; posso solo immaginare l'emozione che provocano nel vederle dal vivo. Qui possiamo solo osservarle a piccole parti, cogliendo però la ricchezza di particolari e le caratteristiche dei personaggi (numerosissimi) che le compongono.

L'amata Frida Kahlo rientra spesso nei murales di Diego Rivera come in questo caso, dove è ben riconoscibile nel suo lavoro di pittrice e nelle sue vesti vivaci. Rimandando ad altra occasione il discorso su Frida (prima o poi farò un post tutto per lei!) mi "limito" a prenderla come musa e modella di questo venerdì, proponendo in chiave attuale (e invernale) il suo stile di abbigliamento così tipicamente messicano. Ecco cosa serve per copiarla - senza esagerare nella caratterizzazione:

mercoledì 11 dicembre 2013

Street fashion, street style! [moda+fotografia]

Buongiorno a tutti! Oggi faccio un salto decisamente fuori dagli ultimi schemi dei miei post moda+fotografia... o forse no? Niente più animali del bosco, niente più cappotti, ma sempre colore a tutto spiano! Anzi, qui il colore è il vero protagonista ed esplode sui muri di città, dando significato e bellezza anche alle più tristi periferie metropolitane. Tante fashion blogger hanno scelto di accostarsi a queste opere di street art (graffiti o murales che dir si voglia), e l'hanno fatto ognuna col proprio stile: rock, pop, chic, folk... ecco le mie preferite!

[Colonna sonora: from American Graffiti Soundtrack]

Pret-à-reporter

May Love Fashion

El Armario de la Nena

Lisa la Troisième

The Style Fever

Express Yourself

The Chili Cool

Moda Fashion Blog

La borsa di Mary Poppins

Don't be afraid to think big

Pho and Chips



lunedì 9 dicembre 2013

Lust-Caution [moda+cinema]

In attesa di proporvi qualche bel film di Natale (stanno già cominciando, avete notato?) ecco a voi una pellicola di tutt'altro genere: "Lust-Caution" o "Lussuria" come da titolo italiano (meno evocativo).
Sarà in onda la notte tra giovedì e venerdì sul canale svizzero, quindi un po' improponibile... ma se vi capita prendetelo a noleggio. Ehi, NON per un pomeriggio in famiglia nelle prossime festività: non è certo un film da vedere in compagnia di bambini e anziani parenti ;)

"Lussuria (Lust-Caution)", regia di Ang Lee (2007)
In onda giovedì 12 dicembre su Rsi La1, alle ore 0.05

A dispetto del titolo e del motivo per cui molti saranno stati attratti verso questo film (le scene di nudo e sesso, che ci sono eccome) si tratta soprattutto di una storia intensa e drammatica, giocata tra spionaggio e sentimenti.

Shanghai, anni '40: la giovane Wang Jiazhi (Tang Wei) entra a far parte di un'organizzazione segreta studentesca, che si batte contro l'occupazione giapponese. A Wang viene chiesto di sedurre un importante funzionario politico del governo collaborazionista, il signor Yee (Tony Leung), allo scopo di ucciderlo. Wang inizia a compiere il suo dovere, ma tra un incontro infuocato e l'altro si rende conto di provare qualcosa per Yee... Nel momento cruciale, chi avrà la meglio tra patriottismo e sentimento, tra giustizia e passione?

Anch'io passo oltre all'erotismo del film, perchè almeno in questa sede i protagonisti mi interessano più vestiti che nudi :)) I costumi di Tang Wei e Tony Leung sono attentamente ricostruiti, come tutto il resto, per riportarci nella Cina degli anni '40. Nella moda si verificava allora un mix di oriente ed influssi occidentali, uno stile che mi intriga molto come già nel film "In the mood for love" di Wong Kar-wai di cui avevo parlato qui. Vediamo la bella Wang indossare impermeabili, cappelli a cloche (retaggio dei nostri anni '20-'30) e graziose borsette anch'esse all'occidentale, ma anche il tipico abito cinese riadattato al gusto del periodo: il cheongsam. Confrontando nei due film lo stile di questo capo si possono notare le differenze di interpretazione tra gli anni '40 e '60... e se vi interessa saperne di più ecco un bell'articolo sui cheongsam (o cheonsam): è in inglese ma ricco di immagini tratte da film di varie epoche.
Prima però non dimenticate di proseguire il mio post e scoprire qualche anteprima di "Lust-Caution" :)

venerdì 6 dicembre 2013

La volpe e la ragazza [moda+pittura]

Ciao ragazzi! Oggi voglio presentarvi un'opera contemporanea, tanto per spaziare un po' anche nelle forme d'arte più recenti (e alla portata di tutti). L'immagine che vedete qui sotto è opera di un'illustratrice irlandese, Lisa Falzon - in arte Meluseena.


Ho scoperto Meluseena su Etsy (dove vende le sue opere) e ne sono rimasta incantata. Adoro queste bellissime immagini lunari, fiabesche, piene di simboli e di consapevolezza femminile. Non a caso Lisa ha scelto per sè il nome di Melusina, figura leggendaria della mitologia medievale. Mi sono incuriosita ed ho scoperto cose interessantissime su queste "Melusine", una sorta di ninfe del Medioevo (voi ne avevate già sentito parlare?). Con l'apparenza di donne, le Melusine diventavano spose dei cavalieri e li sostenevano nella vita e nelle battaglie. Però una Melusina non poteva mai rivelarsi nella sua vera forma, quella di fata dell'acqua con la coda di serpente: se ciò fosse successo, il suo amato cavaliere sarebbe caduto in rovina e lei si sarebbe vista tramutare la coda in quella di un pesce (ecco perchè la figura della melusina a volte si confonde con la sirena).

Tornando alla "nostra" Meluseena, scopriamo che la sua pagina di Etsy si presenta proprio con questa sua "Ragazza con volpe" (e se vi interessa, sappiate che lo vende a 13,50 euro: un prezzo abbordabilissimo!). La stampa ci mostra una ragazza che corre attraverso un bosco innevato, portando in salvo una piccola volpe ferita dalle tagliole. Le gocce di sangue sulla neve sono il simbolo di una natura violata, un ordine di cose sconvolto dall'aggressività degli uomini. Gli animali del bosco fanno spesso compagnia alle protagoniste di Meluseena, come a dirci che la spiritualità femminile ha molti punti di contatto con l'essenza istintuale e la naturalezza degli esseri selvatici, che la donna sa comprendere e proteggere. Forse è per questo che anche nella moda siamo attratte dalle immagini di volpi, lupi, gufi, civette..., per non parlare di tigri e leopardi, e vogliamo "portarceli addosso"?

In questo caso sarà la volpe a entrare a far parte del nostro look, colorando un insieme di abiti dal sapore fiabesco e molto invernale. Ecco l'outfit che vi propongo e che potrete indossare per un pranzo di Natale, volendo uscire dai soliti schemi del rosso/oro/sberluccichi:

mercoledì 4 dicembre 2013

Tempo da volpi [moda+fotografia]

Il fascino degli animali selvatici si fa sempre più strada nella moda (e nel mio cuore); dopo gufi e civette, scendo nel sottobosco e vi parlo delle volpi. Quelle vere le lasciamo tranquille (non voglio certo parlare di pellicce!!) e invece scopriamo quanto la loro immagine possa essere simpatica e graziosa se si posa sui nostri abiti. 

Whimsy Darling

Animali veloci e silenziosi, dal musetto vispo e furbo, le volpi attraversano i boschi autunnali come piccole frecce fulve. E stanno facendo capolino anche su maglioni, vestiti, camicie o accessori stravaganti.
Vedere per credere!

[Colonna sonora: La volpe - Angelo Branduardi]

lunedì 2 dicembre 2013

My November in Shots

Buon lunedì a tutti, avete cominciato bene questo dicembre? Sì, è lunedì, ma per questa volta non troverete il solito post moda+cinema: mi presento con qualcosa di più personale. Ho aderito infatti alla simpatica iniziativa My November in Shots, nata da un idea di Eugenia di My new old life e questo mese guidata da Lisa di Shabby Passion.


Una foto per ogni giorno di novembre, ecco la sfida che ho portato avanti insieme a Lisa e ad altre blogger (che troverete elencate alla fine del post): vi lascio con le mie immagini, che sono soprattutto del genere "casa dolce casa".

venerdì 29 novembre 2013

Antea, musa del Rinascimento [moda+pittura]

La bella fanciulla che vi presento quest'oggi, avvolta in un lucente mantello ambrato, fu ritratta nel '500 dal Parmigianino ed è stata identificata come Antea, sua modella e amante nel periodo trascorso a Roma.


Il dipinto è conosciuto come "Ritratto di giovane donna", perchè i critici non sono sicuri della sua identità. Nei primi tempi fu detto appunto che la ragazza era Antea, una famosa cortigiana romana (ora diremmo una escort :)) di cui il Parmigianino, giunto dall'Emilia, si innamorò. Poi però alcuni critici esperti di storia del costume fecero notare che gli abiti indossati erano piuttosto quelli in voga nelle corti dell'Italia settentrionale; e allora si cercò fra le dame delle varie famiglie nobili emiliane, specie di Parma vista l'origine dell'artista. Nessuno però è ancora riuscito a dare un nome certo alla misteriosa fanciulla, e allora... che Antea sia!

La storia del ritratto è avventurosa come la sua identificazione: attraversati i secoli approdò a Napoli, ma durante la Seconda Guerra Mondiale i nazisti lo trafugarono. Negli anni turbolenti della guerra il quadro passò da Berlino ad una miniera austriaca, dove finalmente nel '45 fu recuperato e riportato a Napoli: qui è rimasto, e qui si può ammirare all'interno del Museo di Capodimonte.
La pomposità delle vesti di Antea, la sua posa ieratica e l'espressione seria, le incongruenze nelle dimensioni delle membra: tutto rientra a perfezione nello stile rinascimentale manierista, di cui il Parmigianino è stato un importante esponente. Trasportare ai nostri giorni l'eleganza Cinquecentesca di questa giovane donna potrebbe sembrare un'operazione difficile e poco convincente; io ci ho provato spogliando il look della sua sontuosità e giocando piuttosto con le calde armonie dei colori. Ecco la mia proposta:

mercoledì 27 novembre 2013

Cappotto tocca color... arancio! [moda+fotografia]


Eccoci all'ultimo post sui cappotti colorati - a meno che non mi scoppi un'attrazione fatale per un altro colore ;) Il cappotto arancione in realtà non è un desiderio, ma una gioia ritrovata: si tratta di un cappotto in mohair che avevo scelto come regalo di laurea dei miei amici (mi avevano fatto un buono in un negozio di cose particolari, che adoravo ma che ormai è chiuso da anni). Se volete farvi un'idea ecco qualcosa di simile per materiale e colore: http://www.modaebimbi.it/image/cache/data/SCATOLA%204C/simonetta3352B-550x550.jpeg
Ogni inverno lo tiro fuori ma poi lo metto poco o niente: quel colore così forte, che insieme alla pelosità fa proprio effetto "polpa di zucca" e per questo mi aveva conquistata, ora mi frena negli abbinamenti... avete qualche suggerimento?? Perchè adesso che ha compiuto 10 anni (eh già, il tempo vola...) mi è venuta voglia di rendergli giustizia e sfruttarlo molto di più. 

Intanto cerco spunti tra le fashion blogger e vi lascio con la consueta carrellata di foto, ancora una volta capitanata da Irene's Closet che evidentemente possiede un arcobaleno di cappotti ;)
[Colonna sonora: Orange-Coat Girl - The Italians]

Irene's Closet

lunedì 25 novembre 2013

La maga delle spezie [moda+cinema]

Per combattere il grigiore e il freddo delle sere d'autunno, niente di meglio che accoccolarsi davanti alla TV... e magari gustarsi un film come "La maga delle spezie", che ci trasporta nel suo mondo di profumi e colori caldi ed esotici.

"La maga delle spezie", regia di Pauk Mayeda Berges (2005)
In onda giovedì 28 novembre su Rai Movie, alle ore 21.15

Protagonista è la bellissima Aishwarya Rai, che qui interpreta Tila: una bambina dal talento eccezionale per le droghe (in senso buono) e le loro influenze sull'animo delle persone. Istruita in quest'arte in India, dov'è nata ed ha vissuto un trauma terribile, Tila emigra in America e vi apre una bottega di spezie. Un luogo magico dove ad ogni persona Tila trova la "sua" essenza, dove gli indiani si ritrovano a casa e gli americani possono sognare luoghi lontani... ma anche una sorta di prigione dorata, poichè Tila è legata alle spezie da un sacro vincolo. Non può lasciarle, non può usarle per scopi personali e, per mantenere il proprio dono, non può essere toccata da un uomo. Sacrifici che diventano difficili da reggere quando in negozio irrompe Doug, architetto bello e infelice...

Questo film l'ho visto da poco in televisione e l'ho trovato molto gradevole: al di là della storia e delle sue ingenuità (tipiche da film bollywodiano, anche se in questo caso la regia è anglosassone) ne risulta una bella favola, che come un'onda aromatica ci coinvolge nella sua sensualità-spiritualità (un mix possibile solo nella visione orientale, e per questo interessante da scoprire).
Vi lascio alle immagini di Tila-Aishwarya, splendida nei suoi sari di tutti i colori delle spezie!

venerdì 22 novembre 2013

Una Gioconda francese in rosso bordeaux [moda+pittura]

No, non mi riferisco al fatto che i francesi detengono la nostra Monna Lisa al Louvre. Parlo invece di questa anonima fanciulla ritratta da un anonimo pittore francese del '700. Misteriosa come la Gioconda di Da Vinci, ho visto in lei un simile sorriso accennato e sornione, con l'aggiunta di una fossetta très jolie.


Potrebbe essere una damina di Versailles, con la sua pettinatura alla moda e i suoi vestiti dai tessuti preziosi: velluto, pizzo, taffetà, ricami dorati e una gemma al punto giusto.
Come richiamare a noi la sua eleganza senza farci prendere la mano e cadere nell'eccesso?
Provando a costruire un look come questo, adatto alle situazioni più importanti:

mercoledì 20 novembre 2013

Cappotto tocca color... bordeaux! [moda+fotografia]

Continua la mia ricerca di cappotti colorati, e dopo il blu e il verde bosco la mia attuale ossessione è per il bordeaux. O burgundy, come faceva figo dire l'inverno scorso, quando questo colore ha spopolato. Non che ci importi se quest'anno nessuno lo nomina, vero? Se un colore piace e soprattutto ci dona, non ci stuferà mai. Il problema diventa trovare ora un cappotto bordeaux e pure non a uovo. Uno l'ho adocchiato nelle vetrine di Benetton, che stranamente non ha seguito il trend ovaiolo e propone un bel modello svasato in diversi colori! (è questo, anche se sul sito la tinta sembra più accesa di quel che è). Però aspetterò i saldi o un colpo di fortuna ai mercatini vintage.
Intanto ripasso la lezione con le foto dell'anno scorso delle fashion blogger, che ci danno sempre ottimi spunti: ad esempio mi piace molto il tocco etno che alcune di loro hanno scelto di abbinare al cappotto.
Ma ce n'è per tutti i gusti: buona visione e buon ascolto!

[Colonna sonora: Favourite red coat - Gren Bartley]

Ed anche stavolta la nostra Irene è in prima linea sul fronte cappotti colorati :)

lunedì 18 novembre 2013

Moda+cinema e... nuovi premi (grazie! :)


Buongiorno a tutti! Questo lunedì si presenta in modo un po' diverso dal solito: vi segnalerò come sempre un film da vedere in televisione, ma parlerò anche di alcuni premi che ho ricevuto.
Partiamo dal film: ci sarà da tremare con "La vera storia di Jack lo Squartatore", in onda sabato prossimo su MTV. Protagonista è Johnny Depp, tenebroso come al solito, che qui affianca la bella Heather Graham.


"La vera storia di Jack lo Squartatore - From Hell", regia di Allen Hughes (2001)
In onda sabato 23 novembre su MTV, alle ore 23

Londra fine '800, piena età della rivoluzione industriale e della moda vittoriana: l'ispettore Frederick George Abberline (Johnny Depp) si mette sulle tracce di un misterioso serial killer di prostitute, finora sfuggito alla legge e già diventato leggenda. "Profiler" ante litteram, Frederick cerca di ricostruire la personalità dell'assassino grazie al proprio intuito e spirito d'osservazione, nonchè all'aiuto della prostituta Mary (Heather Graham).

Ho trovato poche immagini che suggerissero la scelta dei costumi nel film, e Mary vi compare praticamente con un unico vestito; potete comunque farvi un'idea della bella ricostruzione della moda di fine '800 (e considerate che questo look, ai nostri occhi rispettabilissimo, allora era già troppo "scostumato" ;) :




Passo ora a tutt'altro argomento, che da tempo volevo prendere in mano. Sono felice e riconoscente per aver ricevuto nuovi premi da care amiche blogger, e altrettanto felice di tramandarli ad altri: ho aspettato un po', ma nel frattempo ho scoperto nuovi blog interessanti e questa è l'occasione giusta per farveli conoscere :)

venerdì 15 novembre 2013

Cappotto verde alla tavola calda [moda+pittura]

"Tavola calda" è un dipinto del '27 di Edward Hopper, autore famoso per le scene solitarie di bar e strade tipicamente americani (riprodotte in una quantità di poster). Non è un artista che conosco nel profondo, ma le sue opere mi hanno sempre trasmesso sensazioni particolari: a volte percepisco una denuncia dell'alienazione del mondo moderno, a volte gli stessi luoghi metropolitani mi infondono un senso di tranquillità. E, per via dell'ambientazione storica e culturale, le associo sempre in qualche modo all'universo di Fitzgerald.


Il titolo originale dell'opera è "Automat", che ha un doppio significato: vuol dire "tavola calda" ma anche "automa" (riferito all'inespressività della protagonista). La donna seduta a bere il caffè compie in effetti un gesto automatico, probabilmente per lei è un momento che si ripete uguale giorno dopo giorno, come succede a chi è abituato a frequentare sempre lo stesso bar alla stessa ora. O forse si tratta di un evento eccezionale, un incontro andato a vuoto... e quella che aleggia sul volto della donna non è noia ma disillusione. 

Come di consueto mi concentrerò sull'abbigliamento della protagonista, trasportandolo dalla bidimensionalità del dipinto alla concretezza della realtà e dagli anni '20 a giorni nostri; vediamo come.

mercoledì 13 novembre 2013

Un cappotto verde bosco [moda+fotografia]

Coi cappotti vado a periodi. Alla fine quei tre che ho e che indosso sempre sono neutri: nero/grigio/marrone. Più uno scozzese (ma con appena un tocco di rosso) scovato in un mercatino. Però, appunto, ci sono periodi in cui comincio a desiderare pazzamente un bel cappotto colorato e diverso dal solito. Ho già avuto il periodo del cappotto giallo e quello del cappotto blu elettrico, ora mi è tornata la voglia di blu ma si è aggiunta quella del verde bosco. Colpa di Irene's Closet (che vi mostrerò nelle foto) e pure di mia nonna, che alla sua veneranda età (95) porta sempre bene il verde - in tinta coi suoi occhi.
Questo di Kate Middleton è proprio il cappotto verde dei miei sogni:


Ma vediamo come l'hanno scelto e interpretato le fashion blogger italiane e straniere, spaziando dalle sfumature muschio a quelle quasi-petrolio:

[Colonna sonora: Forest green, oh forest green! - Holly Miranda]

lunedì 11 novembre 2013

Kate & Leopold [moda+cinema]

Le commedie romantiche "tout court" non sono il mio genere preferito, ma quando entrano in gioco viaggi temporali e personaggi d'altre epoche che entrano buffamente in contatto con la nostra... ecco che il mio interesse si accende. "Kate & Leopold" ne è un perfetto esempio.

"Kate & Leopold", regia di James Mangold (2001)
In onda martedì 12 novembre su Rai Movie, alle ore 21.15

Kate (Meg Ryan) è una donna in carriera nella New York degli anni duemila. Abita vicino al suo ex fidanzato, con cui è rimasta in amicizia. L'uomo ha il pallino per strani esperimenti, ma un giorno riesce davvero a scoprire un varco temporale e fare una capatina nell'800. Quello di cui subito non si accorge è che attraverso il varco qualcuno dell'800 è finito nel presente... Si tratta di Lepold (Hugh Jackman), un gentiluomo pieno di valori ormai (purtroppo) dimenticati dalla società. Leopold non potrebbe essere più diverso dalla pragmatica e indipendente Kate, ma l'incontro si rivelerà piuttosto coinvolgente - oltre che esilarante.

C'è poco da fare, l'uomo d'altri tempi e d'altri modi ha sempre il suo fascino su noi donne... specie se porta le sembianze di un bello come Hugh Jackman ;) Chi di noi non vorrebbe ricevere, almeno ogni tanto, protezione e attenzioni come quelle che offre galantemente Leopold nel film?
Anche il cuore di Kate a poco a poco si scioglie ed impara ad apprezzare piccoli piaceri e grandi valori della vita, troppo a lungo sepolti sotto la frenesia della vita moderna. La sua trasformazione si può notare anche nel modo di vestire: all'inizio indossa capi molto maschili, rigorosi, che la irrigidiscono nel suo ruolo di donna tutta-lavoro; poi riscopre la sua femminilità, dapprima con un semplice abito da sera nero e poi entrando con entusiasmo nei panni di una dama dell'800. Potete notarlo nelle anticipazioni che seguono; buona visione ora e domani sera!

venerdì 8 novembre 2013

Fiori "art nouveau" per la musa di Klimt [moda+pittura]

Scusate il ritardo con cui esce il post, fino a oggi internet mi funzionava a singhiozzo... ma finalmente sono riuscita a preparare e pubblicare ciò che avevo in mente :)
La protagonista del quadro di oggi è Emilie Floge, la musa di Klimt.


Gustav Klimt, come saprete, è il massimo esponente della pittura Art Nouveau e del Secessionismo viennese. I suoi quadri sono un tripudio di ori e colori, motivi stilizzati e donne altrettanto sinuose, splendidamente rappresentate sia in nudo che vestite. Fiori, linee, geometrie si fondono e si susseguono come in un mosaico affascinante. Qui a indossarle è Emilie, musa e compagna del pittore, modello di tanti ritratti (ma questo porta proprio il suo nome).
La cosa speciale è che questi vestiti esistevano davvero: erano disegnati proprio da Gustav Klimt per Emilie, che gestiva un atelier di moda. Lei stessa era designer e insieme lanciarono questo nuovo genere di abiti ricchi di evocazioni decorative ed orientali, che lasciavano la donna libera nei movimenti (addio corsetti!). Moda e pittura in questo caso viaggiavano veramente insieme!

Pensando a come proporre il look di Emilie dal vivo mi sono trovata indecisa nel mare delle fantasie (quante belle cose ci sono sul web... meno male che mi devo tenere a freno causa budget ultraridotto, perchè le tentazioni sono davvero forti!).
Risultato finale? Un unico abito a tema "fiori stilizzati", ma diversi accessori con cui declinarlo:

mercoledì 6 novembre 2013

Autumn Flowers [moda+fotografia]

Oggi sono sicura di fare la gioia di tutte noi appassionate di bei vestitini: il tema che ho scelto è infatti quello dei fiori d'autunno declinati sugli abiti. Pare che quest'anno vadano di moda, ma per me (e per molte di voi) non c'è niente di nuovo sotto il basso sole autunnale: i fiori li adoro da sempre, soprattutto nella brutta stagione. Se in primavera possono risultare scontati e a volte stucchevoli, in autunno-inverno invece addolciscono i rigori del clima, si esaltano alla luce radente e conferiscono ad ogni outfit un'aura di romanticismo decadente. Non c'è rischio di esagerare perchè ci pensano stivali, calze e giacche "toste" a equilibrare l'effetto. La mia preferenza va alle fantasie su fondo scuro, intense e affascinanti.

E voi, quali abiti a fiori autunnali (o riciclati dall'estate) state indossando??
Se avete bisogno di spunti godetevi questa carrellata di fashion blogger, io mi sono sciolta per ciascuno dei loro splendidi vestitini (e per come li hanno abbinati!) 

[Colonna sonora: Autumn flowers - Izzy's Daughter]

Jag Lever

lunedì 4 novembre 2013

Il favoloso mondo di Amélie [moda+cinema]

Sono anni che non rivedo "Il favoloso mondo di Amélie", perciò appena ho scoperto che lo danno in TV domani sera mi è tornato in mente insieme a tutti i ricordi di quel periodo della mia vita. Un periodo più spensierato e pieno di buone speranze rispetto a quello attuale, proprio come l'atmosfera e il messaggio del film. Chissà che non possa essermi(/ci?) di spunto per vedere tutto più rosa anche adesso?

"Il favoloso mondo di Amélie", regia di Jean Pierre Jeunet (2000)
In onda martedì 5 novembre su La7D, alle ore 21.10

Amélie Poulin (Audrey Tautou), la protagonista, è una ragazza particolare: lavora come barista a Parigi, la sua vita non è molto diversa da quella di tanti, ma possiede una sensibilità speciale per il mondo e per gli altri. E quando scopre che il suo scopo può essere quello di far stare bene le persone ci si dedica anima e corpo, in modi curiosi e simpatici che riempiono di allegria il film e gli spettatori (è rimasto negli annali il nano da giardino del papà, che viene fatto credere fuggito in giro per il mondo: prova ne sono le cartoline che manda a casa :) Visto con gli occhi di Amélie tutto può apparire favoloso - nel senso di fiabesco - ed è normale che anche in amore la ragazza finisca per imbattersi in un giovane fuori dal comune, che contribuirà non poco a farla evolvere verso un lieto fine.

"Il favoloso mondo di Amélie" è un film pieno di colore, trovate originali (anche nella costruzione stessa dell'opera), buoni sentimenti ed una colonna sonora rimasta famosissima, perfetta per la Parigi raccontata dal film. Ricordo di aver trovato azzeccati (e copiabili!) anche i look di Amélie, semplici ma coloratissimi pure loro, in sintonia con il suo carattere tenero e buffo. Mi spiace non aver trovato molte foto su internet e nessuna a figura intera; spero di darvi comunque un piccolo assaggio con quelle che seguono. E aspetto di sapere la vostra sul film!







venerdì 1 novembre 2013

Un guardaroba d'artista [moda+pittura]

Sulla scia degli armadi veri e veraci che vi ho mostrato nello scorso post oggi voglio presentarvene uno immaginario: il "Guardaroba" (o "L'armadio", comunque quello è :) dipinto da Arnaldo Badodi.


Prima di imbattermi in questo coloratissimo quadro non conoscevo affatto Arnaldo Badodi; ho scoperto che faceva parte della corrente chiamata... "Corrente", un movimento pittorico e culturale sviluppatosi a Milano negli anni '30 e '40 (esponenti più famosi furono ad esempio Carlo Carrà e Renato Guttuso). Corrente si contrapponeva agli stili precedenti del '900 italiano e, politicamente, si schierava contro il fascismo. Si trattava dunque di un circolo di giovani artisti che con la forza dell'arte rivendicavano la libertà civile. Dice la pagina wikipedia a loro dedicata: "Il 10 giugno 1940, mentre l'Italia entra in guerra, la rivista viene soppressa dalla polizia, ma i giovani di Corrente non si avviliscono né si disperdono, ma trovano nuove forme per promuovere la cultura". Mi pare una cosa bellissima, non trovate?

Il coraggio e l'energia di questi giovani si ritrova pienamente nell'esplosione cromatica di questo dipinto (datato 1939), pur se il soggetto è intimo e quotidiano. Ancora una volta c'è una donna, una musa di quegli anni, a pervadere la scena della sua presenza invisibile. Sono suoi quegli abiti che chiamano dall'armadio, suoi i cappellini vezzosi, suo il vestito caduto per terra; portano il suo profumo e l'idea della sua invincibile gioventù - che di lì a poco sarà attraversata dalla guerra. Potrebbero essere gli abiti di mia nonna, che giovane sposa vide la sua vita prendere tutt'altra piega e i suoi vestiti sequestrati dai nazisti... una delle tante storie dure di quegli anni. Come la storia di Arnaldo, pittore che viveva di colore e che morì a trent'anni sul fronte russo. Ma ora possiamo riaprire le ante del suo "Guardaroba" e lasciare che come per magia tutti gli abiti e accessori prendano vita e tornino a danzare per noi, su di noi. Ecco come:

mercoledì 30 ottobre 2013

E' arrivato, si salvi chi può! (il cambio del guardaroba) [moda+fotografia]

Classy White Wardrobe

Quest'oggi ho voluto parlare di un argomento scottante (nel senso che ci tocca tutte, e anche urgentemente!) e farlo in chiave un po' più spiritosa del solito. Il cambio dell'armadio è una di quelle cose che o si odia o si ama; mi correggo, si ama in teoria, quando immaginiamo i nostri abiti della nuova stagione tutti belli al loro posto e fantastichiamo su quali pezzi tremendamente alla moda salteranno fuori dal nostro fondo guardaroba. 
In pratica, ci ritroveremo in una full immersion di lavatrici, rammendi, amare sorprese (capi in cui non entriamo più, passaggi di tarme...), scatole e grucce di qua e di là, ecc. ecc. Ma tranquille, tutto si può affrontare con serenità: basta un poco di zucchero! ;)

Per partire bene ci vuole la giusta motivazione: niente di meglio che pensare ai morbidi maglioni che ci attendono per affrontare il freddo che avanza...

Happy Brunette

lunedì 28 ottobre 2013

Changeling [moda+cinema]

Questa settimana ho il piacere di presentarvi il film di uno dei miei registi preferiti, Clint Eastwood: "Changeling". Andrà in onda venerdì prossimo su un canale che non sapevo neanche esistesse, RSI La1 (un canale della Svizzera italiana che a quanto pare è disponibile in chiaro solo in alcuni punti del Nord Italia... non chiedetemi quali!) Dunque non so quanti di noi riusciranno a vedere il film venerdì in TV, ma a chi non l'avesse visto al cinema e non potesse ora, consiglio comunque di noleggiarlo perchè merita davvero.

"Changeling", regia di Clint Eastwood
In onda venerdì 1 novembre su RSI La1, alle ore 23.40

America, 1928: Christine (Angelina Jolie), una madre sola che vive in un sobborgo di Los Angeles, lascia come ogni giorno il suo bambino a casa per andare a lavorare come centralinista. Ma questa volta il piccolo sparisce: è stato rapito. Disperata denuncia il fatto alla polizia, e dopo qualche mese di speranze suo figlio viene rilasciato e torna a casa. Peccato che quello - lei non può sbagliarsi - non sia suo figlio. Di qui il film entra nel vivo, mostrandoci i tentativi disperati di una madre per farsi valere e capire cosa c'è dietro questo scambio di persona, negato dalle autorità che tentano di farla passare per pazza. E, soprattutto, dov'è finito il suo vero bambino.

E' un film intenso sotto tutti i punti di vista, che fa correre l'emozione dello spettatore tra la suspence di un vero e proprio giallo-thriller e l'empatia per Christine e il suo dramma, frutto di una società deviata. Notare che è tratto da una storia realmente accaduta in quegli anni. 
Le immagini sono perfette, calate in un '28 cupo e livido come le sensazioni che pervadono i personaggi. Angelina Jolie è straordinaria e - venendo al tema del mio post - splendidamente vestita per calarsi nei panni di una donna modesta ma dignitosa degli anni '20. Per me che adoro quel periodo della moda i suoi look sono tutti da ammirare: abiti morbidi, cappotti di ottima fattura ornati da spille molto particolari, cappellini a cloche, scarpe mary-jane... e quella stupenda borsetta, che Christine-Angelina stringe come la sua coperta di Linus.
Ecco a voi le immagini, buona visione!

venerdì 25 ottobre 2013

Stivali rossi e la donna del mistero [moda+pittura]

Il quadro di questa settimana ha come punto focale un vivace paio di stivali rossi. Essi stessi, come il resto della composizione, sono parzialmente celati allo sguardo dello spettatore...


La donna del mistero è dunque la protagonista del quadro, di cui non vediamo il volto; ma anche la pittrice stessa (contemporanea), di cui sono riuscita a sapere solo il nome d'arte: Lyl.
La ragazza del dipinto si trova ad una festa, immaginiamo di sera; ha l'aria di essere giovane, per il corpo esile, per la libertà della posa e per l'audacia del look... che però parla anche di una certa sicurezza di sè, che spesso si conquista solo con l'età. Ecco che le acque si confondono e capire l'identità della "Donna con stivali rossi" si fa sempre più difficile... Forse potremmo trovare qualche indizio nella sua pochette abbandonata sulla poltrona, ma chi di noi avrà il coraggio di sbirciare?

Accontentiamoci di copiare il suo look, in vista di una serata speciale o magari del prossimo Capodanno, dove il rosso è sempre ben accetto (e siamo già a due idee per il veglione, vedo che mi sto portando avanti! Spero anche di avere l'occasione, visto che gli ultimi S.Silvestri li ho passati in casa :P)
Un outfit semplice ma d'effetto grazie a quei tocchi di rosso vivo, accattivante quanto basta senza essere volgare. Ecco i pezzi per comporlo:

mercoledì 23 ottobre 2013

Autunno (e stivali) a colori [moda+fotografia]

L'idea per questo post mi è nata domenica scorsa mentre giravo i banchi della fiera che si tiene ogni autunno nella mia città. Adoro gli stivali nella stagione fredda, indossarli mi fa sentire carina, sicura e al calduccio: potrebbe sembrare ovvio, ma per esempio ho un'amica che gli stivali non li porta mai. E voi?
Be', ecco, alla fiera ho trovato un banco di stivali e stivaletti in pelle, velluto e camoscio, fine serie, tutti a 10 euro! Uno più bello dell'altro! Peccato che non c'era il mio numero, ma pare che domenica prossima il venditore tornerà con altre misure e modelli e - incrocio le dita - porterò a casa qualcosa di carino.
A quel prezzo ci si può permettere anche uno sfizio, come uno stivale in un colore particolare, diverso dal classico nero o marrone che probabilmente abbiamo già tutte. Lì infatti ce n'erano di viola, rossi, verde oliva... insomma, tutti i bei colori dell'autunno, dalle foglie secche al mosto d'uva, dal muschio alle zucche... Nell'attesa ho girato il web in cerca di esempi simili, ed ecco a voi una carrellata di stivali (e look) di bloggers varie. Buona visione! :)

[Colonna sonora: una canzone dall'atmosfera autunnale come "La luce dell'est", Lucio Battisti
Piccoli stivali e sopra lei
una corsa in mezzo al fango
e ancora lei...
]

Keiko Lynn

lunedì 21 ottobre 2013

Le donne del sesto piano [moda+cinema]

Il film di domani sera è una commedia ambientata negli anni '60, ottima per sorridere ma anche per riflettere sulla società e su temi ancora attuali (il rapporto con l'immigrazione, la differenza di classe...).

"Le donne del sesto piano", regia di Philippe Le Guay (2011)
In onda martedì 22 ottobre su La7 D, alle ore 21.10

Jean-Louis e Susanne sono una coppia della borghesia parigina, abitano in un bel palazzo in un appartamento dotato di tutti i comfort e le bellezze. Nello stesso stabile sono giunte ad abitare sei donne di varia età, immigrate dalla Spagna; vivono al sesto piano, quello degli abbaini e delle stanze spartane, come succede si solito alle immigrate venute in Francia per fare le domestiche. Jean-Louis comincia per caso a frequentare il sesto piano e, conoscendo le sue abitanti, scopre un mondo più povero ma certamente più vivace e umano di quello lussuoso e annoiato cui è abituato... e una donna più matura ma più interessante di sua moglie...

Con questo film abbiamo ben 7 figure femminili che ci conducono nella moda dei primi anni '60: la borghese Susanne, coi suoi abiti raffinati, lucenti, dai colori pastello; e le sei spagnole, che oltre alla divisa da cameriera indossano vestiti più pratici e semplici, ma forse più colorati e graziosi.
Anche i costumi, quindi, hanno una grande importanza per rendere il distacco culturale tra le due classi sociali. Vi lascio con qualche immagine d'esempio, buona visione ora e domani!

venerdì 18 ottobre 2013

Ritratto di una poetessa: Amalia Guglielminetti [moda+pittura]

Quando ho pensato al ritratto di una donna su un divano mi è venuto subito in mente un certo quadro.
Un quadro a grandezza più che naturale (anche se purtroppo ne ho potuta rintracciare solo una copia molto piccola), che un giorno di dieci anni fa mi ha colpito entrando nel salone di una mostra sui pittori torinesi.


L'opera è di Mario Reviglione ed ha il semplice titolo di "Ritratto di Amalia Guglielminetti".
Forse non molti di voi sapranno chi è stata Amalia Guglielminetti, perchè non è autrice molto conosciuta nè si studia a scuola... come succede invece al suo amico-amante Guido Gozzano.
Ora, dovete sapere che per questa poetessa ho una vera e propria ammirazione, come scrittrice e anche come donna stilosissima e affascinante nella sua epoca (i primi del '900, in particolare qui la vediamo ritratta negli anni '10). Nel suo sguardo c'è la profondità e l'ardore di un animo irrequieto e sensibile. Nelle sue parole ci trovo più modernità poetica che in quelle del decantato Gozzano, che di esse per prime si innamorò, poi di lei, fino a stancarsene e lasciarla. Sola, come orgogliosamente Amalia dichiarava di vivere.



Io non so chi tu sia. So che una sera
noi ci gettammo l’anima negli occhi,
con l’impeto di chi brama e non spera.
La ripigliammo cauti, quasi tocchi
da un dubbio, e ancor la scagliammo a segno,
come la freccia che dall’arco scocchi.




Se vi interessa approfondire la sua vita e i suoi scritti trovate due pagine interessanti QUI e QUI.
Con sommo piacere ho provato a immaginare i panni di Amalia trasposti ad oggi ed ecco il risultato:

mercoledì 16 ottobre 2013

Coccole da divano [moda+fotografia]

Per qualche strano motivo la programmazione di blogger non ha funzionato e così questo post esce solo adesso, sul finire del mercoledì... che dire, spero che non l'abbiate cercato invano e che abbiate tempo di gustarvelo anche adesso :)

Uno degli aspetti piacevoli della "brutta stagione" è che, visto che fuori fa freddo, viene voglia di casa. Meglio: viene voglia di divano! Accoccolarsi al calduccio tra cuscini e plaid, leggere un libro o una rivista, sorseggiare una tisana calda davanti alla televisione o magari ad un bel camino acceso...
Quale che sia la temperatura in casa, le fashion blogger (come noi tutte) si mettono comode: tessuti morbidi e avvolgenti, colori tenui o neutri (ma c'è chi non rinuncia al vitaminico), forme pratiche. Alle loro fotografie ho abbinato quelle di divani e sofà dalla stessa sensazione "comodosa-confortevole", l'intraducibile aggettivo inglese "cosy"; queste le ho trovate su Pinterest. Lasciamoci avvolgere da morbidezze, luci soffuse, colori delicati, musica dolce: e buone coccole anche a voi :) 

[Colonna sonora: Couch song - Sera Cahoone] 

Morbida, la vita!

lunedì 14 ottobre 2013

La vie en rose: storia di un "passerotto" [moda+cinema]

"La mome", il passerotto, era il primo soprannome della cantante nota come Edith Piaf ed è il titolo originale del film imperdibile di questa settimana (in onda domenica prossima in seconda serata). 

"La vie en rose", regia di Olivier Dahan (2007)
In onda domenica 20 ottobre su Rai Movie, alle ore 23.20

Il film racconta la vita della grande artista francese a partire dalla sua povera infanzia. Il talento canoro di Edith non passa inosservato: prima viene sfruttato dal padre, che la costringeva a cantare per la strada, poi intercettato da un impresario che le apre la strada verso quello che diventerà, più tardi, uno straordinario successo. Forse proprio per le sue origini umili e travagliate la Piaf è stata, nella vita e nell'arte, una vera combattente e si è imposta sulla scena nonostante dolorosi problemi di salute e personali. Tutto il suo percorso merita di essere scoperto e questo film lo fa alla grande, soprattutto grazie all'interpretazione fedele di Marion Cotillard (premio Oscar come migliore protagonista). 

Tra canzoni celeberrime, atmosfera parigina, drammi e successi, attraversiamo con Edith Piaf quattro decenni di storia, anche del costume e della moda: dagli anni '20 della sua adolescenza di strada agli anni '60 della fama ormai internazionale. Ecco a voi qualche anticipazione, buona visione... ora e domenica!

venerdì 11 ottobre 2013

Beautiful rider [moda+pittura]

"Beautiful rider" (ho trovato il titolo in un asta americana e mi suonava meglio che "La bella cavallerizza" ;) è un dipinto attribuito a Pierre Franc-Lamy, pittore francese di fine '800.  Non sarà famoso come Renoir, il suo stile sarà forse un po' di maniera e vagamente settecentesco, ma il buon Pierre ci ha lasciato comunque una serie di opere interessanti; come il ritratto di questa graziosa amazzone e del suo servizievole cagnolino.


La cavallerizza dei secoli passati può ben dirsi l'antenata delle moderne biker girls. E se il capo cult delle motocicliste di oggi è il chiodo, possiamo immaginare che la fanciulla del ritratto lo indosserebbe volentieri sopra il suo bel vestito (proprio come le fashion bloggers che ho radunato mercoledì).
Vediamo insieme come aggiornare il suo outfit:

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